Igienista dentale Milano: di cosa si occupa

Si intende per igienista dentale un professionista sanitario assistenziale che esercita autonomamente la propria attività, cooperando con quella dell’odontoiatra.

La sua principale occupazione consiste nel prevenire le patologie oro-dentali. Occupandosi dunque di tutelare la salute orale dei pazienti, ne migliora parallelamente la salute sistemica, e l’estetica. Il suo ruolo appare fondamentale nell’ambito della terapia non chirurgica di mantenimento dei pazienti affetti da malattia parodontale.

Nello specifico, le mansioni dell’igienista dentale consistono:

  • rimuovere la placca batterica e del tartaro sopra e sotto gengivale attraverso la levigatura radicolare, anche senza ricorrere all anestesia.
  • contribuire a compilare la cartella clinica.
  • offrire consigli ai pazienti circa la corretta alimentazione.
  • istruire i pazienti sull’utilizzo dei presidi domiciliari ricorrendo spesso a mezzi diagnostici tra cui il rilevatore di placca.
  • effettuare lo sbiancamento denti Milano.
  • prevenire le carie attraverso sigillature dei solchi e applicazioni di fluoro.

Fra le sue mansioni rientra anche la prescrizione di collutori e desensibilizzanti domiciliari oltre che l’insieme delle pratiche volte alla fidelizzazione dei pazienti allo studio dentistico.

In merito a quest’ultimo incarico, svolge richiami di igiene, e si impegna a sensibilizzare i pazienti circa la rilevanza delle cure odontoiatriche.

Non curarsi dell’igiene dentale conduce infatti al presentarsi di alitosi, ovvero alito pesante, infiammazione e rigonfiamento del tessuto delle gengive e in casi estremi, alla retrazione gengivale.

Detartrasi Milano: in cosa consiste e quando farla

In ambito tecnico il nome attribuito all’igiene orale professionale è quello di detartrasi. Svolta all’interno dello studio dentistico, richiede un trattamento periodico e offre un valido aiuto nella prevenzione del tartaro.

Denominata per questo motivo anche ablazione del tartaro , si basa su un trattamento di pulizia profonda. Quest’ultimo  rende possibile la rimozione del tartaro e della placca dalla superficie del dente. Consiste infatti anche nella pulizia degli spazi maggiormente sottoposti all’attacco della placca ovvero:

  •  bordi gengivali.
  • spazi interdentali.

Liberare  la dentatura da placca e tartaro risulta importante dal momento che entrambi, se trascurati,  conducono all’originarsi  di disturbi odontoiatrici come carie e  infezioni gengivali.

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Pulizia dei Denti Milano: rimozione della placca batterica e del tartaro

Differenti sono le fasi all’interno di una seduta di igiene:

  1.  rimozione del tartaro: pratica nel corso della quale si fa ricorso di:
  • strumenti a ultrasuoni: grazie a rapidi movimenti vibratori sono in grado di rompere gli aggregati di tartaro ed eliminarli.
  • strumenti manuali: dotati di particolari punte che consentono il raggiungimento del tartaro sottogengivale.
  1. rimozione delle macchie sullo smalto: tramite strumenti che rendono bianchi i denti ricorrendo ad aria compressa e bicarbonato di sodio. Le macchie sotto lo smalto possono invece essere rimosse solo all’interno di un processo di sbiancamento.
  2. lucidatura: rappresenta il completamento della seduta di igiene orale e permette ai denti di divenire più lisci e brillanti.

Viene svolta grazie all’uso di una gomma sulla quale viene posizionata della pasta abrasiva. Quest’ultima gira ad alta velocità producendo un’azione smacchiante.

Risulta importante inoltre, che ogni seduta di igiene preveda un colloquio con l’igienista. In questa fase vengono illustrate le tecniche e le corrette metodologie volte al mantenimento dell’igiene orale anche a casa.

Un momento di approfondimento con l’Igienista Dentale Milano ha come fine l’istruzione e a motivazione del paziente riguardo il mantenimento del proprio cavo orale in condizioni ottimali. Questo momento prevede dunque:

  • dimostrazioni alla poltrona.
  • simulazione delle diverse tecniche di detersione tramite il ricorso a modelli dentali.
  • indicazione degli strumenti più utili per ogni casistica.

Seguendo queste regole il paziente ha infatti modo di rendere durevoli  gli effetti della pulizia effettuata dal dentista.

Igiene orale Milano: pulizia e routine quotidiana per denti e bocca

In media la durata di una seduta di igiene orale professionale presso un Igienista Dentale Milano rientra nel tempo di un’ora. Nel caso in cui il paziente ripeta regolarmente  una buona igiene orale quotidiana personale, il tempo della seduta si riduce a quarantacinque minuti fino ad arrivare in alcuni casi a durare anche solo mezz’ora.

Sebbene svolta accuratamente, la  quotidiana pulizia domestica dei denti non basta a eliminare in profondità la placca e i batteri. Questi ultimi tendono infatti a formarsi sulla superficie del dente, raggiungendo i lati interni. Qui, al confine con le gengive, si accumula la maggior parte dei depositi di tartaro.

In questo caso dunque bisogna ricorrere all’Igienista Dentale Milano il cui trattamento analizza il quantitativo di placca e tartaro sulla superficie di denti e gengive. Riscontra inoltre la la presenza eventuale di lesioni cariose nello smalto dei denti.

Compito dell’igienista e la misurazione della profondità del solco presente nella radice tra denti e gengiva. Questa operazione prende il nome di sondaggio parodontale.

  1. Nel caso in cui si riscontri un solco maggiore di tre, quattro millimetri si determina una situazione patologica chiamata gengivite.
  2. Una gengivite giunta a stadi più avanzati conduce alla malattia parodontale. In questo caso l’igienista provvede ad indirizzare il paziente presso uno Studio Dentistico Milano in modo che il caso sia studiato e trattato adeguatamente.

Nel caso in cui si necessiti di un dentista specializzato nella prevenzione, nella diagnosi e nel trattamento delle malattie parodontali è possibile inoltre consultare un Parodontologo Milano.

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La sensibilità dentale è causa di un disturbo dentale serio?

La sensibilità dentale è una causa che comporta dolori ai denti. Questi dolori è necessario monitorarli da un dentista, specialmente se persistenti.

Cosa fare in caso di sensibilità dentinale?

In caso di sensibilità la prima  cosa è quella di recarsi da un dentista per capirne le cause. Si procede effettuando un primo trattamento di desensibilizzazione o l’utilizzo di dentifrici ricchi di fluoro, con modifiche di tecniche di spazzolamento. In seguito possono essere intrapresi trattamenti che servono a ricostruire il tessuto dentale perduto o chirurgie per ricostruire il tessuto di sostegno del dente. In eventualità che questa sensibilità sia derivata da l’assunzione di cibi o bevande acide, sarà necessario eliminarli o provvedere con una visita specialistica. La sensibilità se viene notata in seguito a un’otturazione o ad altri trattamenti potrebbe essere solo momentanea e non bisogna allarmarsi.

Quali sono le cause di questa sensibilità?

Una delle cause più frequenti è l’utilizzo di strumenti troppo aggressivi o una metodica di spazzolamento non corretta. Possono esserne causa anche determinate abitudini alimentari come l’assunzione di bevande acide (pompelmo, coca-cola, redbull e spremute d’arancia) o cibi ricchi di sostanze (limoni, yogurt, insalata con aceto). Ci sono anche malattie che portano a reflusso gastrico e vomito che hanno un alto grado di acidità che può accumularsi nei denti.

Lavare i denti con un movimento eccessivamente vigoroso può essere causa di denti sensibili?

Lavare troppo spesso i denti e con un movimento eccessivo può a lungo andare contribuire con la recessione gengivale e usura dello smalto, che determinano l’esposizione della dentina e la sensibilità dentale.

Il trattamento di sbiancamento è causa di sensibilità dentale?

Lo sbiancamento dentale è supervisionato dal dentista ed è un trattamento che utilizza il perossido, al quale su alcuni pazienti potrebbe scatenare sensibilità. Per verificare questo è possibile rivolgersi al proprio dentista che verificherà il caso specifico.

Cosa si può fare per la sensibilità dentale?

Esistono solo dei palliativi, ma con un insieme di accorgimenti il problema può migliorare molto. Importante l’utilizzo di metodiche corrette per lo spazzolamento, l’uso di dentifrici specifici e sostanze desensibilizzanti.

Ogni quanto è indicato fare la pulizia dei denti?

Dipende dalle abitudini del paziente, dall’assiduità nel pulire i denti, dall’utilizzo di presidi per la pulizia dentale,dalla presenza di manufatti protesici e la quantità di tartaro prodotta. Per sapere la periodicità della puliza necessaria è bene consultare un medico e verificare il proprio singolo caso.

L’ablazione del tartaro è dannosa per lo smalto?

Il tartaro va rimosso, ma per non danneggiare lo smalto è necessario usare in maniera corretta gli strumenti e recarsi da specialisti di fiducia. Evitare di fare pulizie troppo frequenti, meglio aspettare qualche mese fra una e l’altra. Il tartaro se si insinua sotto la gengiva può essere un pericolo sia per i tessuti duri che molli.

Ogni quanto va fatta una visita di controllo dal dentista?

Per prevenzione è consigliato farsi visitare da un dentista in media una volta ogni 6 mesi, che può variare in base a ogni specifico caso.

Perché molti sportivi usano il bite durante le gare?

Perché migliora la qualità delle loro prestazioni.

E’ indicato l’uso del bite per chi digrigna i denti?

Caldamente consigliato perchè preserva la sostanza dentale dall’usura dovuta allo sfregamento e ha un effetto rilassante sulla muscolatura.

Il fumo è dannoso per i denti?

Si, rende più evidente la presenza del tartaro e predispone il paziente alle malattie paradontali. Rendendo più grave la paradontite può portare alla perdita dei denti.

Cos’è il sondaggio paradontale?

Una mappatura della profondità di sondaggio del solco gengivale, normale fino a 3/4 millimetri, se di maggiore grandezza è necessario intervenire.

Le malattie paradontali e quelle cardiache sono collegate fra loro?

La malattia paradontale è un’infezione batterica, i batteri se entrano nel circolo ematico possono agire come fattori aggravanti di malattie cardiache, come le malattie coronariche o le  endocarditi infettive.

E’ normale che i denti si muovano? Cosa fare in questo caso?

No, i denti mobili sono tra i più comuni sintomi di forme gravi di malattia parodontale è quindi consigliato recarsi dal proprio dentista per una valutazione delle possibili cause e della relativa terapia.

Il mal di schiena può dipendere dai denti?

Il mal di schiena può derivare da diversi fattori, ma potrebbero essere collegati, infatti i problemi relativi al sistema cranio-cervico-mandibolare si ripercuotono sull’equilibrio di tutto il corpo. L’equilibrio della dentatura, delle articolazioni e dei muscoli, mette quindi al riparo da problemi generali e migliora le performance del corpo umano.

Cos’è la piorrea?

La piorrea è la fuoriuscita di pus dalle gengive e rappresenta lo stato terminale della malattia paradontale, che se non curato provoca la perdita degli elementi dentari.

Durante la gravidanza si possono perdere i denti?

La gravidanza può peggiorare problemi esistenti, ma non è certamente causa di perdita di quest’ultimi. Il trimestre centrale è quello più indicato per eventuali trattamenti, rimane comunque importante presentarsi a quell’evento nelle migliori condizioni generali di salute.

Quando un bambino cade e perde un dente cosa bisogna fare?

Se il dente è solo fratturato si cercherà di recuperare la parte mancante, se possibile.  Se è presente un puntino rosso potrebbe essere interessato un nervo. Il bambino deve essere subito portato dal dentista anche se non vi è dolore. Il dente se possibile metterlo nel latte o in alternativa tenerlo nella bocca del bambino fino all’arrivo dal dentista, controllando che non venga ingurgitato. Bisogna portare il paziente nel più breve tempo possibile dal dentista, in modo che si possa procedere ad un reimpianto.

Il fluoro è necessario per una corretta crescita dei denti?

Si, infatti è consigliabile la fluoroprofilassi, un trattamento che inizia in gravidanza che serve per ridurre il progredire di carie.

Quali sono le cause dell’alitosi?

La causa principale dell’alitosi è la cattiva igiene orale, infatti è determinata dalla presenza di batteri anaerobi nel cavo orale che provocano putrefazione delle sostanze proteiche degli alimenti, nella saliva, nella placca batterica, liberando gas volatili maleodoranti. La lingua in particolare, viene pressoché trascurata durante le manovre di igiene orale quotidiana, sebbene rappresenti un organo fertile per la proliferazione batterica. I batteri anaerobi responsabili dell’alitosi sono gli stessi in grado di provocare la malattia parodontale. Un’ altro fattore importante è l’utilizzo di apparecchi ortodontici o protesi fisse che sono difficili da pulire e favoriscono così l’accumulo di placca. Chi è portatore di protesi fisse deve essere periodicamente controllato, per verificare che non ci siano decementazioni od infiltrazioni sotto la protesi. L’alitosi può essere causata anche da problemi al tratto respiratorio soprattutto a livello del sistema di pneumatizzazione dei seni paranasali, può essere dovuta a patologie del tratto gastroenterico, può essere legata a malattie sistemiche come il diabete e può essere generata da situazioni parafisiologiche come l’esagerato consumo di determinati alimenti.



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