Negli ultimi decenni il sinus lift si è affermato come una delle procedure di augmentazione ossea più eseguite nel nostro Paese. Diversi fattori ne hanno determinato la diffusione.
In primo luogo, l’aumentata aspettativa di vita ha portato a un incremento dell’incidenza di atrofie severe del mascellare, spesso conseguenza di edentulismi estesi. Parallelamente, la maggior richiesta di riabilitazioni implanto-protesiche anche in sedi posteriori ha reso necessario ripristinare adeguati volumi ossei.
Inoltre, la tecnica di sinus lift si è dimostrata affidabile nel tempo, grazie ai continui perfezionamenti che ne hanno migliorato sicurezza ed efficacia. I bassi tassi di fallimento riportati in letteratura l’hanno resa una delle procedure di augmentazione predilette. Un altro fattore è rappresentato dalla sempre maggiore specializzazione in implantologia e chirurgia parziale che ha portato a una diffusione capillare sul territorio degli specialisti in grado di eseguire il trattamento.
Infine, l’introduzione di membrane riassorbibili e materiali da innesto sempre più innovativi e maneggiabili hanno semplificato la tecnica chirurgica, incrementandone l’esecuzione. Oggi in Italia il sinus lift è ampiamente impiegato data la sua efficacia collaudata e la facilità di esecuzione che lo rendono una valida risorsa per risolvere casi di severa atrofia mascellare.
Sinus lift: quando è indicato
Il sinus lift, nota anche come augmentazione del seno mascellare, è eseguito in presenza di severa atrofia ossea nella regione posteriore del seno mascellare che potrebbe compromettere l’ancoraggio di Impianti dentali senza osso Milano.
Questa tecnica risulta indicata nei casi di:
- Ridotta altezza ossea verticale ≤5mm sotto il pavimento sinusale, dovuta ad atrofia di natura fisiologica o post-estrattiva.
- Necessità di pose implantari nel settore posteriore mascellare, dove lo scarso volume osseo non consentirebbe un adeguato ancoraggio degli impianti.
- Augmentazione del volume osseo, da eseguirsi in due tempi, di cui il sinus lift costituisce la prima fase propedeutica per successivi innesti ossei.
Il sinus lift chirurgico mediante accesso crestale permette di sollevare il pavimento del seno mascellare e interporre biomateriali per l’osteointregrazione, al fine di regolarizzare l’anatomia e creare un idoneo letto osseo per gli impianti. In questo modo è possibile indurre una rapida neo-formazione ossea grazie alle proprietà osteoinduttive e osteoconduttive dei materiali impiegati, che favoriscono l’integrazione dell’innesto e lo sviluppo di un tessuto osseo biomeccanicamente in grado di sopportare le sollecitazioni legate all’osteointegrazione degli impianti. Infine, dopo un adeguato periodo di guarigione di 4-6 mesi è possibile procedere con la fase implantare vera e propria, mediante pose che saranno stabili nel tempo grazie al volume osseo ricostruito tramite questa tecnica.
Rialzo seno mascellare: tecniche chirurgiche di sinus lift
Esistono varie tecniche per eseguire l’aumento del volume osseo nel seno mascellare tramite sinus lift:
- Sinus lift con membrane: è sollevato il pavimento del seno con membrane riassorbibili/non riassorbibili per mantenere lo spazio oggetto di innesto osseo dentale e guidare la neo-osteogenesi.
- Sinus lift con materiale da riempimento: oltre alla membrana si interpone all’interno del seno biomateriale osteoinduttivo/osteoconduttivo come innesto osseo etero-ologo, ossido di zirconio, fosfato tricalcico per incrementare verticalmente l’osso.
- Sinus lift con innesto osseo etero-ologo: tecnica che prevede un prelievo osseo da donatore per rigenerare ex-novo l’osso alveolare mediante innesto nel seno sollevato.
- Sinus lift laterale o cresta: accesso chirurgico laterale tramite osteotomia nella cresta, utile in caso di ricostruzioni multiple per ridurre i rischi di complicanze al sito donatore.
La scelta della tecnica migliore deriva dalle caratteristiche anatomiche individuali e dall’entità dell’alterazione morfologica del seno mascellare.
Rialzo del seno mascellare: fasi del trattamento di sinus lift
Prima di procedere con il sinus lift, il caso è discusso in équipe multidisciplinare per valutare l’idoneità dell’intervento attraverso studio radiografico tridimensionale del seno mascellare e pianificazione pre-operatoria virtuale.
L’atto chirurgico vero e proprio prevede la “rinfrescatura delle creste alveolari”, accesso al pavimento del seno e innalzamento di quest’ultimo mediante estrattore chirurgico. Successivamente, è posizionata una membrana riassorbibile allo scopo di sigillare la cavità e impedire la migrazione di eventuali residui di materiale di riempimento, che nel caso è scelto in base alle esigenze rigenerative del sito.
I successivi 2-6 mesi sono dedicati alla maturazione dell’innesto osseo all’interno del seno, monitorata mediante controlli radiografici per valutarne l’integrazione. Infine, una volta raggiunta la corretta neoformazione ossea verticale ed orizzontale, si procede con pose implantari in sede derivate dalla pianificazione pre-operatoria. Un regolare follow-up clinico-radiografico consente un monitoraggio nel tempo dei risultati di trattamento.